Avevo portato i miei figli in biblioteca per far loro scegliere dei libri da prendere in prestito, quando su uno scaffale vidi questo libro. Mi incuriosì, ero in un periodo di grande fermento interiore, mi interessavo a diversi argomenti, leggevo un po’ di tutto: così lo presi in prestito per me. Dopo qualche pagina me ne appassionai a tal punto che restituii la copia alla biblioteca per acquistarne una che fosse tutta mia, da conservare, leggere e sottolineare a mio piacimento.
Nella prima pagina scrissi a matita questa frase “Jung, dove sei stato tutti questi anni?”
In seguito, acquistai altri volumi del noto psicanalista, ma nessuno mi diede soddisfazione come questo.
Ciò che ha di particolare è che non è un libro “accademico”, non si rivolge agli esperti del settore: ha un
tono estremamente colloquiale, sembra proprio di stare facendo due tranquille chiacchiere con lo scrittore. In modo molto schietto e sincero, ci racconta la sua vita a partire dall’infanzia e gli accadimenti che gettarono le basi per il lavoro che durò poi tutta la vita. Di questi accadimenti, molti sono stati quelli
“interiori” che lui stesso definisce di maggior interesse rispetto quelli “esteriori”: racconta ad esempio di
aver anche incontrato personaggi famosi, ma che questi ricordi si sono affievoliti nel tempo perché di minor rilevanza rispetto a sogni o intuizioni che sono veramente stati significativi.
E’ un libro molto intimo, tant’è che lo stesso Jung, mentre la sua segretaria Aniela Jeffè ne curava la stesura, era preoccupato all’idea della sua pubblicazione, perché per questo, a differenza di altri suoi libri, non avrebbe tollerato critiche negative.
Anjela fu allieva di Jung, poi lei stessa analista, scrittrice, segretaria del C. G. Jung institute, segretaria
personale di Jung. Curò questa autobiografia lavorando con lui, intervistandolo e assemblando il materiale.
Con questo libro venni per la prima volta in contatto con il concetto di “inconscio”: non che non avessi mai
sentito questa parola prima, ma non mi ero mai soffermata a pensarci seriamente. Ero così sicura di sapere chi io fossi, che scoprire che nella mia mente si celavano parti che io ignoravo e che avevano una vita propria mi fece riflettere.
Pensare seriamente al fatto che io non ero solo ciò che appariva all’esterno o ciò che di me conoscevo, mi
destabilizzava e incuriosiva allo stesso tempo. È stato di sicuro un punto di partenza per partire poi per
esplorazioni di quel vasto universo che si racchiude dentro noi stessi/e.
Ti consiglio dunque questo libro se hai voglia di cominciare a calarti un po’ all’interno di te stessa, scoprire che ci sono parti nascoste che a volte agiscono in modo autonomo. Se anche tu ti ritrovi a volte a
fantasticare e a vivere esperienze interiori, magari pensando non siano reali o importanti, potresti invece
trovare la conferma di quanto esse siano vive, vivide e da esplorare.
Francesca
Silvia Zannino dice
Spesso mi ritrovo a fantasticare su luoghi e canzoni cose che credo siano solo dentro di me poi trovi riscontro a volte nei film a volte in articoli su pagine fb vorrei sapere dove trovare questo libro grazie
Francesca Marizza dice
Benvenuta Silvia, il libro lo puoi trovare in libreria o puoi provare in qualche biblioteca.
Buona lettura!