Quella che stai per leggere è una delle “fiabe della ciclicità”, ossia una delle narrazioni personali e originali nate in seno al Ciclo di incontri base – Risveglia la saggezza del tuo ritmo ciclico con l’ausilio del SoulCollage®. Tutti i diritti sono riservati.
C’era una volta un labirinto pieno di fiori colorati in un giardino con altri piccoli labirinti con altri fiori colorati, nel quale risiedeva una dolce fanciulla che si divertiva a vagare nei suoi spazi. Ci si perdeva e cercava di ritrovarsi.
Un bel giorno la fanciulla decise di intraprendere un nuovo viaggio, questa volta dentro di sé. Sapeva di doversi liberare da tanta polvere e da tante elucubrazioni mentali per poter contattare il suo personale giardino fiorito, dove sapeva di trovare tutte le sue risorse.
Nel corso del viaggio la fanciulla comprese di avere una profonda connessione con la natura, con la luna, con i lupi e con il suo cuore. Iniziò a comprendere che questa era la sua vita, la connessione profonda con la Madre Terra e tutte le sue creature e con le Galassie.
Così iniziò a guardare il mondo con nuovi occhi.
I suoi occhi divennero come quelli degli angeli, l’acqua divenne un elemento confortante, al quale era molto legata.
Amava immergercisi, starci dentro e sentire altri suoni e amava usare l’acqua per guarire.
L’acqua è un elemento prezioso, da dove tutto nasce e attraverso l’acqua tutto cresce e germoglia.
Questa dolce fanciulla, dopo aver passato tanto tempo nel suo mare profondo e trasparente riemerse e finalmente raccolse tanti frutti.
Fiorì sia dentro che fuori e anche tutto intorno a lei.
Rimase talmente felice da ciò che vide che ne rimase meravigliata.
Amò la natura fuori di sé come quella che custodiva al suo interno.
E così iniziò a capire ciò che veramente amava. Capì cosa sognava di realizzare.
Voleva vivere immersa nella natura, a contatto con la Madre Terra, in un luogo sacro, vicino a una fonte di guarigione, dove poter accogliere tutte le persone che sognavano di ritrovare se stesse e di vivere in armonia in questo mondo.
La fanciulla finalmente cresciuta si sentiva una donna realizzata.
Adesso era consapevole della sua bellezza e del suo potere.
Poteva prendere il suo posto e portare il messaggio che aveva deciso di incarnare.
Era felice di poter aiutare gli altri a essere ciò che sono, a liberarli da tutte le catene che ci vengono date.
Alla fine tutti erano liberi e si aveva la possibilità di essere felici, di ballare intorno al fuoco, di vibrare, di gioire di questa esperienza chiamata vita.
E vissero felici e contenti.
©Arianna Macinanti
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