I Solstizi segnano i punti di massima luce e massimo buio dell’anno, sono i poli del ciclo annuale e marcano il passaggio dalla fase oscura a quella luminosa e viceversa. Il Solstizio d’inverno segna l’apice dell’oscurità esterna e il massimo della luce interiore. La Luce Spirituale si risveglia nel profondo e abita l’Anima Umana. Siamo a casa dentro di noi.
Il 21 dicembre il Sole raggiunge il punto più basso e varca la porta solstiziale, ricominciando la sua ascesa il 25 dicembre. Per qualche giorno si rimane nel punto oscuro, all’interno, in attesa di tornare alla luce. E’ quindi uno dei momenti più importanti dell’anno dal punto di vista spirituale, perché la nostra Anima ha l’opportunità di ricevere la luce spirituale ed iniziare il suo percorso di rinascita.
Quest’anno il cielo del Solstizio ci mostra un nuovo passaggio cosmico, che come sempre è fuori e dentro allo stesso tempo.
Attraversando la soglia annuale del Solstizio, ci troviamo nel massimo della nostra profondità interna e come il Sole, anche noi siamo pronti alla rinascita. Così come il Sole fisico attraverserà la porta infera e tornerà a portare la Luce fuori, così noi lentamente transiteremo dal punto di massimo di introspezione all’energia estroversa che ci riporterà verso il mondo esterno.
Il Solstizio è quindi un momento per contattare la nostra luce interiore, perché è lì che siamo naturalmente orientati. In questa rinascita, il cielo si allinea con la grande congiunzione di Giove e Saturno, da alcuni tanto attesa e da altri temuta.
La risorsa dell’astrologia evolutiva, è che ci permette di ritirare le proiezioni dai pianeti fuori e riportarla dentro di noi, attraverso la consapevolezza. Non siamo quindi in balia degli eventi, ma siamo co-creatori con le forza cosmiche universali.
Il 18 dicembre Saturno lascia definitivamente il segno del capricorno ed entra stabilmente in Acquario, pronto ad incontrare Giove che dal 20 dicembre entrerà anche lui in Acquario, trovando quindi un nuovo alleato. Saturno ha già fatto capolino in Acquario a marzo mostrandoci il suo invito “normativo”, che ora rafforza con la vicinanza di Giove, considerato in astrologia come simbolo “amplificatore”.
Ma è di che alleanza si tratta?
Innanzi tutto bisogna dire che Saturno si trova a suo agio in Acquario, dove è nel secondo domicilio. Da lì ci ricorda che, per l’evoluzione, l’autorità non può essere per sempre una voce esterna: qualcuno che ci dice cosa dobbiamo fare, che norma seguire. Se vogliamo diventare esseri “nuovi” e crescere, è necessario portare le regole all’interno e sviluppare un’individuale senso di responsabilità e autorità, personale.
Cosa vuol dire?
Significa capire e agire, in prima persona, in coerenza con ciò che è giusto o sbagliato, nell’ottica della visione personale e del collettivo, così come l’Acquario vuole. Non più rispondendo ad una norma esterna, bensì portando la regola dentro di noi.
Per Saturno la vita senza struttura, senza materia e senza forma non esiste. L’Acquario, che alleggerisce e “mentalizza”, vive spesso nella forma mentale, ideale, anziché in quella reale, materiale. Dall’acquario Saturno ci invita a manifestare nella materia le nostre visioni, le nostre intuizioni, i nuovi schemi mentali. Certamente la velocità non è al massimo, perché Saturno è il tempo, il freno e la lentezza, quindi piano piano cerca di portare l’Acquario alla creazione, attraverso l’accettazione dell’imperfezione e la necessità di materializzazione dei progetti. Mediare tra reale e ideale è uno dei messaggi. Trovare una via tra “sarebbe bello se”…..ed “è così che è”…..
Con Saturno in Acquario il senso di individualità non significa anarchia, faccio quello che mi pare, non ci sono crolli o ribellioni, c’è invece un lento acquisire ogni giorno la propria responsabilità personale di fronte alla vita quotidiana. E’ finito il tempo di un’autorità a cui chiedere o da accusare, è il tempo di coltivare e far crescere l’autorità interiore, sempre nell’ottica acquariana della collaborazione collettiva e del bene comune.
Il cambiamento strutturale è opera di Urano, che dal Toro sta lentamente erodendo le nostre radici, le convinzioni, la base su cui poggiamo come individui e collettività, per stimolarci a porre nuove fondamenta, più autentiche e libere.
Per quanto sarebbe bello coltivare la fantasia che ci sarà un nuovo salvatore o che in un lampo tutto cambi, come vorrebbe l’acquario, i segni ci dicono invece che il cambiamento sarà lento e che il salvatore siamo noi. Ognuno di noi che decide di incarnare i suoi ideali, di costruire in se la nuova autorità e prendere in mano la propria, vita con senso di responsabilità e capacità di visione comune.
Questo passaggio ci invita a crescere, ad uscire dall’ideale asettico della mente e portare nella materia la visione personale, unica, che consideri il benessere personale e collettivo.
Vorremmo tutti una società migliore, ma cosa siamo disposti a fare personalmente per crearla? E aspirando all’ideale, come possiamo realmente costruire ciò che sappiamo essere il sogno utopico?
Giove in Acquario allarga i nostri orizzonti e ci offre la possibilità di usare la mente superiore, la connessione con la guida interiore, l’intuizione e la visione. Ci offre l’invito a coltivare gli ideali sociali e il rispetto per la libertà di tutti. Ci chiede di uscire dai nostri schemi mentali limitanti e espandere la nostra comprensione.
Ma è anche un’energia opposta a quella di Saturno. Giove espande, Saturno restringe. Giove vuole allargare, Saturno trattiene. Giove vuole far crescere fiduciosi, Saturno toglie l’inutile e porta dubbi. E’ l’eterna dialettica tra i limiti e le possibilità, tra la fiducia e l’impegno, tra ragione e intuizione, tra il senso del dovere e il credere ai propri sogni. E’ un tira e molla. Ma è anche lo stimolo all’equilibrio, all’integrazione e al superamento degli opposti.
E noi, personalmente e come collettività, siamo lì, in quella congiunzione. Imperfetti. In un equilibrio instabile ad imparare a prenderci la responsabilità delle nostre scelte, a dare valore al senso comune e alla libertà individuale, a costruire la vita dei nostri sogni mettendo le mani nella terra di saturno, fiduciosi e con impegno.
Nulla ci viene dall’alto, l’alto è dentro di noi e da lì possiamo portarlo nel mondo.
Questa congiunzione nelle prossime settimane riceverà la quadratura di Urano, quindi non sarà né veloce né facile questa presa di coscienza evolutiva. Ma l’Acquario è il segno del collettivo, delle scelte fatte per il bene comune. Potremo resistere quanto vogliamo, mettere avanti le nostre rivendicazioni personali e i nostri privilegi, ma infine non ci sarà opzione. Collaborare per la vita sarà l’unica strada, rimboccarsi le maniche, accettare la frustrazione e procedere nel costruire una nuova esistenza, più flessibile e interconnessa (non iperconnessa!).
Plutone, abbandonato da tutti (povero…ahaha!!) rimane in quadratura con Marte, quindi ci dice che “ciò che posso fare, non è ciò che voglio”, una bella frustrazione, no? Come sempre l’intento è evolvere, portare luce, e quindi ci stimola ad elevare le nostre prospettive, dalla sopravvivenza individuale egoica (marte), alla manifestazione del Se (plutone) e alla presa di coscienza collettiva.
In poche parole, sono tempi difficili, in cui come esseri umani siamo chiamati a crescere, a diventare adulti, prenderci la responsabilità delle nostre scelte in prima persona e imparare ad Essere e Amare autenticamente.
Quanto vogliamo ancora resistere? La chiave è a portata di mano, la vuoi? La scelta è tua.
Amore e Vita
Laura
©Laura Pieretti 2020
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